1983

Dopo aver vinto una borsa di studio al DAAD, nel 1983 Bartolini trasferisce il suo studio a Berlino.

È la Berlino dei primi anni Ottanta, quella in cui si è sviluppata la pittura di grande impatto espressivo dei Neue Wilder. Alla sobrietà delle partiture seriali inaugurata dai Kleenex e dalle Cartepaglie negli anni Settanta si sostituisce ora l’immediatezza espressiva di una pittura sempre più gestuale, le cui valenze calligrafiche e decorative creano nuove aperture verso l’Oriente ora soprattutto bizantino – o l’antichità minoica, ma anche verso maestri della modernità come Klimt, Klee, Tobey. La mezzaluna del simandron diviene un modulo declinabile in funzione delle nuove scelte artistiche, tracciato danzante ribattezzato Klang, suono che si diffonde nello spazio o segno dalle infinite risonanze, in continua metamorfosi.

Il suo moto oscillatorio è al centro di Berliner Klang, il primo lavoro importante di questa nuova fase decisamente più pittorica. L’attività espositiva è contrassegnata da alcune personali in Germania: a Stoccarda da Beatrix Wilhelm, a Monaco da Walter Storms, a Berlino da Fahneman e presso la Frankfurter Westend Galerie di Francoforte. Quello stesso anno espone anche a Basilea da Fina Bitterlin e a Napoli da Pasquale Trisorio, mentre per Exit edizioni pubblica Berliner Raga.

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Berliner Klang, 1983; smalto su carta, 130x230 cm
Simandron, Monastero di Vatopedi, Monte Athos, Grecia
Suono del sud, 1983; tecnica mista su carta, 150x200 cm
Arianna a Berlino, 1983; tecnica mista su carta, 200x150 cm
Klang, 1982; tempera e foglia d’oro su carta, 54x87 cm
Klang, 1983; smalto e tempera su coppo, 43x14 cm
Totentanz, 1983; tempera e smalto su carta, 150x200 cm
Suono del nord, 1983; smalto e tempera su carta, 100x200 cm
9 appunti sulla danza, 1983; tecnica mista, 85x109 cm
Acrobazie egiziane, 1983; tecnica mista su carta, 150x200 cm
Shiva dancing in Berlin, 1983; acrilico e smalto su carta, 30x40 cm
Pantocrator, Monte Athos, dal libro Berliner Raga, Exit Edizioni, Lugo, 1983